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Solido inizio stagione 2019 per Parolin

Parolin Racing Kart ha impressionato in questo inizio stagione 2019, grazie agli eccellenti risultati ottenuti negli Stati Uniti nel quadro della Florida Winter Series con quattro vittorie a Homestead Miami, ma anche in Indonesia in occasione dell’apertura della IAME Asia Series. In Europa le gare sono riprese ad Adria in occasione della WSK Champions Cup […]


Solido inizio stagione 2019 per Parolin

Parolin Racing Kart ha impressionato in questo inizio stagione 2019, grazie agli eccellenti risultati ottenuti negli Stati Uniti nel quadro della Florida Winter Series con quattro vittorie a Homestead Miami, ma anche in Indonesia in occasione dell’apertura della IAME Asia Series. In Europa le gare sono riprese ad Adria in occasione della WSK Champions Cup e Parolin, su tre categorie disputate, ha già ottenuto due podi, un segno positivo per le ambizioni del marchio che vuole portare i suoi piloti dalla Mini alla OK.

 

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Molto ben posizionato nella 60 Mini, come dimostrano i risultati e i dati di partecipazione di questa prima prova, il marchio italiano ha esteso il suo ambito di competenza alla OK-Junior con una rappresentanza sempre maggiore e ha realizzato delle performance straordinarie nella OK, categoria di punta nella quale Gabriele Minì ha brillato. Peraltro con una fabbrica rinnovata e ammodernata durante l’inverno, Parolin inizia il nuovo anno più forte che mai per estendere la sua influenza nelle gare di karting in numerosi paesi.

Buona partenza nella OK
Autore di una prestazione molto convincente nella categoria OK, Gabriele Minì è riuscito a salire sul secondo gradino del podio della WSK Champions Cup. Tuttavia un problema tecnico l’ha costretto a partire dall’ultima posizione nelle manche. Il vice-campione del mondo junior ha dato vita a una bella rimonta raggiungendo le prime posizioni nelle manche di qualificazione e poi la Top-5 in prefinale. Ha proseguito la sua ascesa fino al secondo posto in finale, un risultato estremamente incoraggiante per il prosieguo della stagione.

Top-3 e dominio numerico nella Mini
Elemento di punta della strategia Parolin da due anni, la 60 Mini è innegabilmente segnata dall’influenza del marchio di Romano d’Ezzelino. Una buona metà del parterre della WSK Champion Cup si è affidata infatti ai telai Parolin. Questi hanno conquistato la pole position e quattro migliori tempi, poi nove vittorie sulle quindici manche disputate, quattro vittorie in occasione delle prefinali e il giro più veloce nella finale. Cinque telai Parolin si sono classificati nella Top-8 finale.

La scuderia ufficiale Parolin faceva affidamento su sei giovani piloti, di cui cinque nuovi arrivati, per difendere i suoi colori. A suo agio sin dal suo arrivo nella nuova squadra, Rashid Al Dhaheri ha perfettamente portato a termine la missione classificandosi spesso al secondo posto sia nelle prove che nelle manche. Penalizzato per uno spoiler in prefinale, è riuscito nonostante tutto a salire sul podio finale. Detentore del record della prova, Keanu Al Azhari, proveniente anche lui dagli Emirati, ha fatto registrare vari giri veloci in gara. Veloce nelle prove cronometrate, il belga Douwe Dedecker al termine delle manche era nella Top-10 ma ha dovuto ritirarsi in prefinale. L’italiano Valerio Rinicella ha avuto un crescendo nel corso delle gare. Settimo nella sua prefinale, è stato ostacolato in finale. Il francese Maxens Verbrugge si è impegnato per raggiungere il traguardo della sua prima gara nella 60 Mini e si è classificato 31° su 82 nonostante una penalità. Il cinese Chi Newman Zhen Rhi ha scoperto invece le gare europee.

Presenza corposa nella Junior
I risultati ottenuti l’anno scorso da Gabriele Minì hanno avuto grande eco nell’ambito della competizione. Ad Adria, il team Parolin era rappresentato da cinque piloti, per la maggior parte dei giovani talenti provenienti direttamente dalle classi Mini. In un contesto così competitivo, l’italiano Brando Badoer ha fatto una gara molto convincente fino a raggiungere la Top-10 in finale, mentre i suoi nuovi compagni di squadra, il norvegese Martinius Stenshorne o il brasiliano Vinicius Tessaro si sono dimostrati già molto performanti. Come Tessaro anche Alessandro Cenedese non è riuscito a qualificarsi per la finale a causa di uno spoiler staccato, ma si sono ripresi terminando rispettivamente primo e terzo nella finale B. Il messicano Jesse Alenjandro Carrasquero Parada ha mosso invece i primi passi nella competizione continentale.

Estendiamo ormai la nostra strategia ad altre classi e altri continenti“, ha spiegato Marco Parolin. “Le nostre recenti performance nella Mini e nella Junior hanno rafforzato il nostro potenziale di sviluppo e stiamo facendo fruttare queste competenze consolidate in vari ambiti. Lo zoccolo duro della nostra attività rimane la produzione di telai molto competitivi e facili da usare. È proprio in questa direzione che vogliamo proseguire i nostri sforzi facendo affidamento sui nostri importanti risultati“.


Publié le 28/01/2019

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