Podio in Germania, ma successo mancato in Inghilterra
Nello spazio di due settimane, il team ufficiale Birel ART ha visitato due circuiti internazionali di riferimento: Wackersdorf in Germania e PF International in Inghilterra. Ancora una volta molto performanti, i telai italiani hanno permesso ai loro piloti di conquistare dei risultati eccellenti nel DKM, tra cui un podio con Luigi Coluccio nella OK. Purtroppo, il 20 maggio dall’altra sponda della Manica in occasione dei Campionati europei OK e OK-Junior la fortuna ha girato al contrario. Tuttavia le qualifiche lasciavano presagire un’importante incetta di punti.
Nel Campionato tedesco il marchio Birel ART è rimasto nella spirale positiva del Campionato europeo a Salbris. Nella OK l’italiano Luigi Coluccio ha realizzato un’ottima prestazione durante le qualifiche, per poi salire sul secondo gradino del podio. L’eccellente collaborazione con i distributori Birel ART, come KSW Racing in Austria o Solgat Motorsport in Germania, è stata confermata nella OK-Junior con la rimonta dal 22° al 5° posto per Jule Weimann in Gara 2 e nella DSKC con Franz Lehner presente nei Top-3.
A Wackersdorf, Birel ART è stata sempre presente nelle prime posizioni nella KZ2. Rick Dreezen e Marijn Kremers hanno concluso rispettivamente al secondo e quinto posto in Gara 1, prima che André Matisic salisse a sua volta sul podio, con Kremers questa volta in sesta posizione.
Birel ART nelle prime posizioni nelle qualifiche
“Siamo arrivati al Campionato europeo in Gran Bretagna con speranze legittime. Certamente sapevamo che dovevamo fare i conti con uno dei circuiti più difficili della stagione, il PFI, dove gli inglesi sono sempre molto difficili da battere“, ha confermato il team manager Davide Forè. “Nonostante tutto, parecchi piloti si sono rivelati competitivi, realizzando i migliori tempi durante il meeting. Durante le qualifiche, Luigi Coluccio ha concluso tre volte nei Top-3 e poteva aspirare a un buon risultato in finale. Se durante una manche non ci fosse stata una “power-valve” difettosa, avrebbe potuto posizionarsi tra i Top-8 e la sua gara sarebbe stata diversa. Un incidente nel bel mezzo di un gruppo turbolento l’ha costretto al ritiro dopo soli cinque giri. Penso che anche Marijn Kremers meritasse una sorte migliore.“
Al volante del suo Birel ART del team PF International Karting, Oliver Hodgson è stato uno dei maggiori animatori di questa finale OK, con una rimonta dal 16° al 4° posto. L’esclusione di un pilota avrebbe anche potuto regalargli il podio, ma è stato penalizzato per una carenatura staccata ed è stato retrocesso in nona posizione.
Come a Sarno, Lorenzo Ressico D’Aloisio è stato il pilota Birel ART che si è meglio classificato nella OK-Junior. Purtroppo, però, il pilota italiano non ha potuto approfittare a lungo del suo percorso regolare nelle manche di qualifica poiché è stato coinvolto in un contatto sin dalla partenza della finale. “Insieme a tutto il team continuiamo ad accompagnare i nostri piloti per farli avanzare. Alcuni mancano ancora un po’ di esperienza e, in questo contesto, non è mai facile accedere alle prime posizioni su un circuito molto selettivo come il PFI. Continuiamo tuttavia a dimostrare che il telaio Birel ART è competitivo così come i nostri motori TM. È sufficiente osservare i tempi realizzati dal canadese Thomas Nepveu e dall’italiano Francesco Raffaele Pizzi nella OK-Junior. Sono stati spesso a pochi centesimi dai primi. Ci sarebbe stato bisogno di una migliore sessione di qualifica, per evitare gli incidenti frequenti nel gruppo o le penalità dovute a carenature staccate.“
“Oggi bisogna continuare il lavoro svolto sin da inizio stagione e mantenere questo slancio per ottenere i risultati, com’è successo in Germania“, ha concluso Davide Forè.