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La Conca: una gara a sé stante e ricca di insegnamenti

Il terzo appuntamento della WSK Super Master Series 2016 a Muro Leccese ha presentato nuove sfide al neonato team Parolin Racing Kart. Il circuito di La Conca dispone in effetti di un manto particolare che genera molto grip, caratteristica che raramente si riscontra in altre piste, tanto più che la temperatura è salita rapidamente sotto […]


La Conca: una gara a sé stante e ricca di insegnamenti

Il terzo appuntamento della WSK Super Master Series 2016 a Muro Leccese ha presentato nuove sfide al neonato team Parolin Racing Kart. Il circuito di La Conca dispone in effetti di un manto particolare che genera molto grip, caratteristica che raramente si riscontra in altre piste, tanto più che la temperatura è salita rapidamente sotto il sole del sud dell’Italia. In queste condizioni poco comuni, Lorenzo Camplese ha dovuto testare vari set-up prima di trovare quello giusto. Finire dei top 10 della KZ al termine di una rimonta di 11 posizioni in queste condizioni deve essere considerato come un incoraggiamento in vista delle prossime prove di calendario.

 

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Eravamo consapevoli che la competizione di La Conca non ci avrebbe permesso di brillare come l’avevamo fatto all’inizio dell’anno“, spiega Alessandro Levratti, il giovane team manager di Parolin Racing Kart. “Ci aspettavamo di trovare delle condizioni di grip nuove per il nostro team e il nostro mezzo. Ciò ci ha permesso di lavorare sulla polivalenza dei nostri telai e di preparare il prosieguo della stagione. Questa insostituibile esperienza in condizioni di gara darà i suoi frutti nei prossimi mesi “.

Il problema principale cui vanno incontro tutti i team su una pista con così tanto grip come quella di La Conca riguarda le performance degli pneumatici. Gli pneumatici Vega hanno sofferto nella KZ a Muro Leccese, a causa del grip, della temperatura e della potenza dei 125 con cambio. Usura precoce e blister hanno spento le velleità dei migliori. È stato un grande debutto per il team Parolin Racing Kart, nato all’inizio dell’anno, al confronto di team molto esperti che dispongono già di numerosi dati raccolti in passato.

La performance in sé non era la preoccupazione maggiore per Parolin. La difficoltà consisteva nel trovare il miglior set-up possibile nelle varie manche, tenendo conto dell’evoluzione costante del grip nel corso della gara. Dopo degli ottimi tempi nelle prove libere, ma prove cronometrate medie durante la sessione ufficiale, il team ha fornito a Camplese vari set-up per sfruttare al meglio gli pneumatici. È durante la sua seconda manche che ha fatto segnare la sua migliore performance a soli 0,064″ dal giro più veloce. Durante la prefinale si è battuto nei primi 5 prima di perdere un po’ di velocità in dirittura d’arrivo a causa di pneumatici usurati da blister.

Il team ha fatto la sintesi dei suoi test dal vivo durante la finale e Camplese ha potuto fare affidamento sulla regolarità del suo mezzo per recuperare 11 posizioni. Il suo miglior tempo realizzato al 16° dei 20 giri di gara ha confermato la scelta dei tecnici di Parolin.

Anche se condizioni simili forse non si riprodurranno così spesso nel corso della stagione, gli insegnamenti dell’appuntamento di La Conca potranno essere reinvestiti in occasione di gare importanti future. Tra meno di tre settimane inizierà in Francia il Campionato Europeo sul circuito di Aunay les Bois – Essay e il team Parolin Racing Kart parteciperà con solide ambizioni.


Publié le 06/04/2016

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