Compétition

Aubry: la ricompensa dopo tutti gli sforzi

Anche quando si è Campioni di Francia in carica, salire per la prima volta sul podio di una WSK e sul secondo gradino è pur sempre un’emozione forte che non si dimentica facilmente. L’esperienza di Genk ha dimostrato, ancora una volta, che il morale e la perseveranza sono elementi chiave per un risultato positivo, importanti […]


Aubry: la ricompensa dopo tutti gli sforzi

Anche quando si è Campioni di Francia in carica, salire per la prima volta sul podio di una WSK e sul secondo gradino è pur sempre un’emozione forte che non si dimentica facilmente. L’esperienza di Genk ha dimostrato, ancora una volta, che il morale e la perseveranza sono elementi chiave per un risultato positivo, importanti quanto la velocità del mezzo. Complimenti Gabi!

 

KSP-Gabriel-Aubry-KFJ-WSK-Euro-Genk-Kart.jpg

 

La performance non si è fatta attendere in occasione di quest’ultima prova stagionale della WSK Euro Series. Il Birel/TM ufficiale di Gabriel Aubry si è dimostrato all’altezza delle aspettative del giovane pilota dell’Equipe de France FFSA Karting fin dall’apertura delle ostilità. Ha fatto segnare il miglior tempo del suo gruppo nelle prove cronometrate di venerdì pomeriggio, il secondo giro più veloce tra i 76 concorrenti impegnati nella gara, sfruttando alla perfezione il potenziale del suo mezzo.

 

Nelle manche di qualificazione Gabriel ha confermato il suo gradimento per il tracciato di Genk. È proprio su questo circuito che ha conquistato i suoi primi successi nella KF3, nel Campionato del Belgio a fine 2011. Questa volta il livello era molto più alto, di fronte ai più grandi specialisti della categoria ribattezzata KFJ, ma è riuscito a imporsi nelle prime due manche e a classificarsi secondo nella terza. Fin qui tutto bene…

 

L’ultima manche disputata sabato a fine giornata stava per cambiare le carte in tavola. Fin dall’inizio si percepiva una certa elettricità nell’aria. Gabi è stato toccato allo spegnersi dei semafori e si è visto anche il suo kart volare a un’altezza inusuale per un mezzo terrestre. “Shakerato ma non agitato”, per riprendere la famosa frase di James Bond, perde qualche posizione, sette in un colpo solo, prima di riprendersi e di rimontare a tutta velocità nei primi 5. A quel punto stanco, un concorrente presuntuoso lo ha punzecchiato a più riprese cercando poi di forzare un sorpasso all’esterno e provocando un’uscita nell’erba per entrambi. Il legittimo gesto di collera di Gabriel che ne è derivato, è stato sanzionato, ma non gravemente, dai commissari sportivi. La cosa più grave è che il telaio Birel, che fino a quel momento aveva funzionato alla perfezione, non è uscito indenne dall’incidente.

 

Mentre il pilota si curava le ferite, fisiche e morali, lo staff Birel rimetteva in sesto nottetempo il kart di Gabriel facendo così ritrovare a entrambi l’orgoglio per affrontare le fasi finali in una domenica baciata dal sole. Giunto 15° invece di 2° come avrebbe potuto sperare alla fine delle manche, Gabi è passato subito all’attacco e ha recuperato questo secondo posto nel corso della prefinale A, ciò che gli ha permesso di partire in seconda fila all’interno per la finale. Ha lottato in testa sin dal secondo passaggio, ma ha dovuto cedere alla superiorità di David Beckmann e restare in seconda posizione fino al traguardo, non però senza aver distaccato ampiamente il resto del gruppo.

 

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Il risultato finale, secondo in una grande gara internazionale, ha soddisfatto Gabriel e il suo entourage. Complimentato dai suoi compagni, il pilota ha decisamente aumentato la fiducia in sé stesso, fattore che potrebbe consolidare la sua competitività sin dall’inizio del prossimo Campionato europeo CIK-FIA che si terrà tra pochi giorni ad Alcaniz in Spagna..


Publié le 06/06/2013

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