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Karting, oggi e domani, secondo Giancarlo Tinini

Il presidente della CRG Giancarlo Tinini commenta il 2012. La sua opinione sulla salute del Karting internazionale e nazionale. Ottime aspettative per i programmi del nuovo presidente CIK-FIA e per l’accordo di promoter con Luca De Donno.     – In un momento di crisi economica così importante, come sta rispondendo il mercato mondiale per […]


Karting, oggi e domani, secondo Giancarlo Tinini

Il presidente della CRG Giancarlo Tinini commenta il 2012. La sua opinione sulla salute del Karting internazionale e nazionale. Ottime aspettative per i programmi del nuovo presidente CIK-FIA e per l’accordo di promoter con Luca De Donno.

 

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– In un momento di crisi economica così importante, come sta rispondendo il mercato mondiale per il karting e per la CRG in particolare?
La crisi ha procurato un po’ di calo nelle vendite, c’era comunque da aspettarselo. Quando queste crisi coinvolgono tutto il mondo, anche un settore-nicchia come il karting ne risente. Onestamente avevo timore che il calo si rivelasse più pesante, invece per noi è stato abbastanza contenuto. Speriamo però che la situazione migliori, altrimenti anche il karting è destinato a subirne conseguenze ancor più spiacevoli.
 
– In questo contesto, c’è qualche mercato internazionale che si sta rivelando più interessante?        
Ci sono tanti nuovi piccoli mercati che ancora però non riescono a rivelarsi ancora interessanti per l’industria italiana del karting. I numeri che fino a qualche anno fa rappresentavano la nostra produzione, ancora non sono assimilabili dai nuovi mercati che si stanno affacciando al karting. Cina e India sono molto interessanti, ma ancora sono lontani dalla nostra cultura di fare go-kart. Ci sarà bisogno ancora di qualche anno, e soprattutto c’è bisogno che possa continuare da parte della CIK-FIA l’opera di semplificazione della regolamentazione del motore KF. Spero proprio che questo processo di semplificazione porti un interesse più forte non solo nei paesi emergenti ma anche in quei paesi dove attualmente la fanno da padrone alcuni monomarca. Nel mondo ci sono così tante categorie che fra l’altro è impossibile seguirle tutte. Questo crea solamente confusione, mentre per vedere qualche sviluppo interessante sarebbe necessario tagliare qualche ramo secco e concentrarci su un numero minore di categorie.
 
– Per combattere la crisi, potrebbero rivelarsi importanti i nuovi regolamenti CIK-FIA…
Intanto è determinate la semplificazione tecnica che è stata da poco introdotta, solamente così potremo contare su un numero piùconsistente di appassionati. Per le categorie di maggior interesse è stata importante la decisione di assegnare la titolazione di Campionato del Mondo, oltre alla KF, anche alla nuova categoria giovanile KFJ, così come il ritorno alla titolazione di Campionato del Mondo per la KZ1. Purtroppo questa novità ancora non è stata pubblicizzata al di fuori dell’ambito degli addetti ai lavori, e questo è un male perché potrebbe dare da subito nuovo interesse quantomeno al karting di vertice.”        

– Se a livello internazionale la situazione non è drammatica, non altrettanto possiamo dire per l’attività nei singoli paesi europei…
E’ normale che la situazione sia diventata ancor più difficile a livello nazionale. Solamente la Germania non piange. Fra l’altro noi costruttori siamo costretti anche a produrre prodotti diversi per ogni singolo paese, e questo complica ancor di più la possibilità di uno sviluppo omogeneo. Se le varie ASN non si siedono ad un tavolo comune, decidendo quale sia la strada da seguire tutti insieme, non ne veniamo fuori. E secondo me il modello da seguire è quello dettato dalla CIK-FIA. In Italia per esempio ciò che ha creato il problema maggiore è stata la scelta dei pneumatici, non per la marca, perché tutte le marche vanno bene, ma sul tipo di mescola utilizzato. E’ troppo dura per il karting moderno, tanto che ha obbligato ad un acquisto di telai con caratteristiche diverse chi svolge attività sia nazionale che internazionale. Veramente assurdo e soprattutto antieconomico. La scelta giusta è usare una gomma media, non importa la marca, ma è importante che sia di mescola media. La mescola dura non va assolutamente bene, è anche pericolosa e poco divertente per il pilota.”
 
– Il 2013 vedrà l’avvento della WSK Promotion nelle gare titolate CIK-FIA. Quale è la sua opinione al riguardo?
Prima di tutto vorrei ringraziare il nuovo presidente CIK-FIA, Shaikh Abdulla bin Isa Al Khalifa, perché mi ha dato l’impressione di aver capito in breve tempo e alla grande ciò che serviva al karting, e questo è molto importante. Sono contento per l’opportunità offerta a Luca De Donno, presidente della WSK Promotion, perché credo che questo sia un premio a tutti i suoi sforzi di questi sette anni che lo hanno visto promoter nel karting, e una ricompensa ai tanti “rospi” che ha dovuto ingoiare. Alla fine Luca è stato premiato, e sono convinto che con un presidente così, e con Luca in campo, le cose andranno senz’altro bene. Ne sono convinto perché sia il Presidente della CIK-FIA e Luca De Donno hanno dimostrato di essere imprenditori con le idee chiare, portati a capire i problemi, e non a imporli, come è successo fino ad oggi. Se si continua così, l’interesse per il karting è destinato ad aumentare, con riflessi positivi anche a livello nazionale. E’ veramente molto importante questo accordo.”  

 

 

Info Ufficio Stampa CRG / © Foto Fernando Morandi


Publié le 22/12/2012

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